PERÙ: IL GOLPE FALLITO DI PEDRO CASTILLO

PERÙ: THE FAILED COUP OF PEDRO CASTILLO

di Marzia Rosti*

Il 7 dicembre 2022 si è conclusa in Perù la breve presidenza di Pedro Castillo che, nei 16 mesi di mandato, ha dovuto formare cinque diversi governi, è stato indagato in sei casi di corruzione e si è difeso da due procedure di impeachment per ‘incapacità morale’. Dinanzi al terzo impeachment – per quale si sarebbe dovuto difendere presentandosi al Congresso il 7 dicembre scorso – Castillo ha deciso però di sciogliere il Congresso, che a sua volta ha risposto destituendolo.

Per quanto Castillo abbia denunciato più volte una persecuzione politica nei suoi confronti, il Congresso ha votato quasi all’unanimità la sua rimozione (101 deputati su 130, 10 astenuti e 6 contrari), alla quale è seguita la denuncia di golpe sia da parte di alcuni Ministri del suo Governo, che si sono dimessi, sia da parte delle forze di polizia e delle Forze Armate.

La presidenza è stata così assunta dalla vice presidente Dina Boluarte, del medesimo orientamento politico di Castillo e che si è impegnata a governare il paese sino alle prossime elezioni del 2026, mentre Castillo è stato arrestato per attentato all’ordine costituzionale (art. 346 Código Penal). Il recente giuramento del nuovo governo, che sarà guidato da Pedro Angulo, è stato turbato da manifestazioni organizzate dai sostenitori di Castillo che ne chiedono la liberazione, accusano la nuova Presidenta di essere una usurpadora e domandano nuove elezioni.

BIBLIOGRAFIA

* Professore Associato di Storia e Istituzioni delle Americhe presso l’Università degli Studi di Milano.

 

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