Bolsonaro and the indigenous peoples

Bolsonaro e i popoli indigeni

di Marzia Rosti

Fra le prime misure adottate da Jair Bolsonaro che ha assunto la presidenza del Brasile il 1° gennaio 2019 richiama l’attenzione la Medida Provisória n. 870, che ha trasferito la competenza di demarcare le terre indigene dalla Fundação Nacional do Indo (FUNAI) al Ministero dell’Agricoltura (art. 21, XIV e § 2, I-II), guidato da Tereza Cristina Corrêa da Costa Dias. La neo ministra, nota produttrice di soia, ingegnere agrario e deputata del Mato Grosso do Sul, è stata leader del blocco della Bancada Ruralista, cioè la potente lobby che rappresenta nel Congresso gli interessi dei proprietari agricoli, i quali – soprattutto negli ultimi anni – hanno fatto pressioni per un incremento delle aree destinate al pascolo delle mandrie e alla coltivazione intensiva della soia e sono spesso entrati in conflitto con gli indigeni per lo sfruttamento dei loro territori. La FUNAI, inoltre, non dipenderà più dal Ministero di Giustizia, ma dal Ministero delle Donne, della Famiglia e dei Diritti Umani, affidato a Damares Alvares, pastore evangelico e tra i fondatori della discussa ONG Atini (O Globo, 8 dicembre 2018; Folha de S. Paulo, 15 dicembre 2018).

Già in campagna elettorale Bolsonaro aveva promesso che non sarebbe stato demarcato un centimetro in più di terra per le riserve indigene e che avrebbe aperto la foresta amazzonica ai progetti di sfruttamento agricolo, minerario e di costruzione di infrastrutture (ad esempio, le grandi dighe idroelettriche). In effetti, in meno di ventiquattr’ore dal suo insediamento, ha mantenuto la parola emanando un decreto che rappresenta un regalo alla potente lobby degli agrari, i cui voti sono stati determinanti per la sua elezione, e che non dovrebbe incontrare ostacoli nella conversione in legge al Congresso, fra 3 mesi circa.

Secondo i dati dell’Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE) in Brasile i popoli indigeni rappresentano circa l’1% della popolazione totale1, con una maggior concentrazione nelle regioni del nord e nelle zone rurali. Sono 713 le aree indigene, per un totale di 117.387.341 ettari, cioè il 13,8% del territorio complessivo del paese, la maggior parte delle quali si trova in Amazzonia (419 aree per un totale di 115.342.101 ettari ovvero il 23% del territorio amazzonico e il 98,33% del totale delle terre indigene). A ciò si aggiunge che in Brasile vi è il maggior numero di popoli indigeni in isolamento volontario o incontattati, che nella regione amazzonica ammontano a 107.

La Costituzione del 1988 riconosce con l’art. 231 il diritto delle popolazioni indigene al possesso delle terre tradizionalmente occupate e l’usufrutto esclusivo delle ricchezze del suolo, dei fiumi e dei laghi ivi presenti. Stabilisce inoltre che lo sfruttamento delle loro risorse possa avvenire solo previa autorizzazione del Congresso nazionale, dopo aver consultato le popolazioni indigene, alle quali si deve garantire la partecipazione ai benefici derivanti dalle attività avviate nei loro territori, dai quali non possono essere ‘sgomberati’ contro la loro volontà.

La Costituzione, redatta dopo ventun anni di regime civico-militare, avviò il percorso di riconoscimento dei diritti delle popolazioni indigene sulle terre ancestrali e stabilì che, entro il 1993, lo Stato avrebbe dovuto concludere la loro demarcazione. I successivi governi democratici – di qualsiasi orientamento politico siano stati – hanno infatti ratificato i principali documenti internazionali a favore dei popoli indigeni2, ma hanno applicato – con troppa calma forse – il testo costituzionale, perché degli oltre 1.200 territori rivendicati, ne è stato restituito circa un terzo, mentre altri 128 terreni sono in via di assegnazione e proprio su questi ultimi dovrà pronunciarsi il Ministero dell’agricoltura, decidendo cioè se demarcarli o meno. Al Ministero, inoltre, il decreto affida il compito di verificare l’impatto ambientale dei progetti di sfruttamento dell’Amazzonia che, se dovessero coinvolgere territori indigeni, dovrebbero essere approvati dal Congresso nazionale – in questo momento favorevole al Presidente – dopo aver consultato i popoli originari interessati. La Costituzione però non specifica se si debba poi tenere o meno in considerazione la loro opinione.

Bibliografia

  • A. V. Balloussier – C. Linhares, ONG de ministra é acusada de incitar ódio a indígenas e tirar criança de mãe, in Folha de S. Paulo, 15 dicembre 2018, in https://www1.folha.uol.com.br/poder/2018/12/ong-de-ministra-e-acusada-de-incitar-odio-a-indigenas-e-tirar-crianca-de-mae.shtml.
  • M. de L. Beldi de Alcantara, Brasil, in IWGIA, El Mundo Indigena – 2018, pp. 178-188, in https://www.iwgia.org/es/recursos/anuario.
  • Constituição da República Federativa do Brasil de 1988, in http://www.planalto.gov.br/ccivil_03/constituicao/constituicaocompilado.htm.
  • Convenzione ILO 169 su popoli indigeni e tribali (1989), in http://www.gfbv.it/3dossier/diritto/ilo169-conv-it.html.
  • D. Dantas, ONG fundada por Damares Alves é alvo de duas investigações do MPF sobre tratamento dado a indígenas, in O Globo, 8 dicembre 2018, in https://oglobo.globo.com/sociedade/ong-fundada-por-damares-alves-alvo-de-duas-investigacoes-do-mpf-sobre-tratamento-dado-indigenas-23288381.
  • Declaración americana sobre los derechos de los pueblos indígenas (2016), https://www.oas.org/es/sadye/documentos/res-2888-16-es.pdf.
  • Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni dell’ONU (2007), in https://www.un.org/esa/socdev/unpfii/documents/DRIPS_it.pdf.
  • E. Londoño, En su primer día, Jair Bolsonaro socavó los derechos de los indígenas sobre sus tierras, in The New York Times es, 3 gennaio 2019, in https://www.nytimes.com/es/2019/01/03/bolsonaro-indigenas-amazonas/?emc=edit_bn_20190103&nl=boletin&nlid=8680555120190103&te=1.
  • Medida Provisória n. 870, de 1° de Janeiro de 2019,
  • in http://Www.Planalto.Gov.Br/Ccivil_03/_Ato2019-2022/2019/Mpv/Mpv870.Htm.
  • Instituto Brasileiro de Geografia e Estatística (IBGE): ww2.ibge.gov.br
  • International Work Group for Indigenous Affairs: www.iwgia.org

1 Secondo il censimento del 2010 erano 896.917 individui, per un totale di 305 etnie e 274 lingue. https://ww2.ibge.gov.br/english/.

2 Il Brasile ha ratificato la Convenzione ILO 169 su popoli indigeni e tribali del 1989 nel 2002, in vigore dal 2004; ha aderito alla Dichiarazione dei diritti dei popoli indigeni dell’ONU del 2007 e alla Declaración americana sobre los derechos de los pueblos indígenas del 2016.

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