New Bulgarian Government in office

di M. Filipova

A distanza di un mese dalle elezioni parlamentari del 5 ottobre, e dopo le consuete consultazioni con i gruppi parlamentari, il 5 novembre il Presidente della Repubblica di Bulgaria, Rosen Plevneliev, ha attribuito il mandato esplorativo per la formazione del nuovo Governo a Boyko Borisov, leader del GERB (Cittadini per lo Sviluppo Europeo), partito che ha avuto il maggior numero di seggi all’Assemblea nazionale, tuttavia non sufficienti per formare un esecutivo di maggioranza senza ricercare l’appoggio di altri partiti.

Dopo due elezioni anticipate e quattro Governi che si sono succeduti nell’ultimo anno e mezzo, di cui due tecnici direttamente nominati dal Presidente, il 7 novembre il Parlamento bulgaro ha votato la fiducia con la maggioranza assoluta di 136 voti a favore, 97 contro e 1 astenuto, al nuovo Governo di coalizione, nato dopo due settimane di trattative di Borisov con i partiti parlamentari. Il nuovo Governo ha già giurato davanti ai rappresentanti del Parlamento ed è subentrato al suo predecessore, il Governo tecnico.

Si tratta di un Governo di coalizione tra quattro forze politiche parlamentari, tre di destra (oltre al GERB il Blocco riformatore e il movimento “Alternativa per la rinascita della Bulgaria”), che partecipano direttamente alla divisione dei ministeri con una formula 13:7:1 e una di sinistra, il Fronte patriotico, che sosterrà il Governo solo in Parlamento, riservandosi il diritto di obiezione. In più, due dei quattro soggetti politici sono di fatto coalizioni di partiti. Per cui la sfida più grande per questo Governo sarà garantirsi il sostegno parlamentare per l’intero mandato, anche se si è giunti all’accordo preliminare di prendere tutte le decisioni in consenso. Nuove elezioni non garantirebbero un quadro diverso da quello emerso dalle ultime votazioni, ma si ritarderebbe di due-tre mesi l’adozione della legge di bilancio.

Boyko Borisov ricopre la carica di Primo Ministro per la seconda volta, evento mai accaduto nella storia politica della Bulgaria repubblicana, giacché nel febbraio del 2013 fu costretto a dimettersi dall’incarico di Primo ministro dell’allora Governo dalle manifestazioni di piazza provocate dai rincari nel settore energetico. Ora le sfide sono non solo di mantenere la fiducia e l’unità del Governo nel tempo, cosa di cui la Bulgaria ha urgente bisogno, ma anche di proseguire le riforme e portare la Bulgaria fuori dalla stagnazione e dalla crisi economia, politica e sociale in cui si trova da tempo.

A parte la rielaborazione del bilancio proposto dal Governo tecnico e l’approntamento della legge finanziaria per l’anno 2015, tra le priorità del nuovo Governo ci sono la riforma delle pensioni (aumento del tetto massimo delle pensioni e dei redditi dei pensionati), del settore energetico (diversificazione energetica dei fornitori del gas naturale e sviluppo dell’energia atomica). Inoltre, entro dicembre bisogna fornire alla Commissione Europea un resoconto e un progetto chiaro di riforma del sistema giudiziario e dell’ingresso della Bulgaria nell’area Shengen. In merito alla riforma giudiziaria si è già espressa due volte la Corte costituzionale bloccando cambiamenti radicali, per i quali, secondo una prima pronuncia del 2003, sarebbe necessario l’intervento della Grande Assemblea nazionale (che si attiva per le revisioni totali). Secondo una decisione del 2005 sarebbe necessario un più ampio consenso politico. I quattro partiti della coalizione sono intenzionati a proporre anche la modifica del Codice elettorale.

Secondo i politologi bulgari è ancora presto per fare previsioni sulla durata e la stabilità del Governo. Ciò che è successo in Bulgaria avrebbe però dato origine ad un evento politico nuovo, mai verificatosi nella politica nazionale, ossia quello del “consenso”. Si tratta di un meccanismo che potrebbe funzionare, perché richiede la condivisione delle responsabilità e la consapevolezza di tutti i partiti che formano la coalizione della loro dipendenza reciproca, nella speranza che si creino le condizioni per una collaborazione positiva.

 

http://www.dnes.bg/izbori-2014/2014/11/05/novoto-pravitelstvo-kabinet-za-hodene-po-vyje-nad-propastta.244300

http://www.dnevnik.bg/bulgaria/2014/11/05/2412948_prezidentut_vruchva_dnes_mandata_za_sustaviane_na/

 

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