Duma Elections. Processing the results.

di A. Di Gregorio

Secondo il calendario pubblicato sul sito della Commissione elettorale centrale russa (http://www.cikrf.ru/calendar/index.html) la pubblicazione ufficiale dei risultati elettorali avverrà non oltre l’8 ottobre prossimo. Le tappe intermedie prevedono:

  • Conteggio dei voti degli elettori (immediatamente dopo il termine delle operazioni di voto e ininterrottamente fino all’accertamento dei risultati elettorali)
  • Dichiarazione dei risultati elettorali nei relativi territori (non oltre il 20 settembre 2016)
  • Accertamento dei risultati elettorali per i collegi elettorali uninominali e dichiarazione degli esiti del voto per il collegio elettorale federale nei territori dei collegi elettorali uninominali (non oltre il 22 settembre 2016)
  • Accertamento dei risultati elettorali per il collegio elettorale federale (non più tardi del 3 ottobre 2016)
  • Proclamazione dei risultati generali delle elezioni dei deputati della Duma (non oltre il 3 ottobre 2016)
  • Pubblicazione ufficiale dei risultati generali delle elezioni ed anche dei dati sul numero di voti ottenuti da ogni lista federale di candidati e da ogni candidato registrato (non oltre l’8 ottobre 2016)
  • Registrazione dei deputati eletti della Duma e consegna del certificato di elezione (dopo la pubblicazione ufficiale dei risultati elettorali generali e l’adempimento da parte dei candidati eletti dei requisiti previsti dall’art. 92, comma 1 della legge sulle elezioni dei deputati della Duma)
  • Pubblicazione sul “Bollettino della Commissione elettorale centrale della FdR” dei dati completi contenuti nei protocolli di tutte le commissioni elettorali, ad eccezione di quelle di livello inferiore, relativi agli esiti delle votazioni, ai risultati delle elezioni ed anche delle informazioni su tutti i deputati eletti (non oltre il 17 novembre 2016)

Ad integrazione dei risultati elettorali commentati nella cronaca di C. De Stefano pubblicata su questo portale in data 21 settembre (http://users2.unimi.it/dirpubesteuropa/2016/09/russian-legislative-elections-united-russia-wins-constitutional-majority/#more-1600) bisogna ricordare che, a differenza delle due precedenti tornate elettorali, oltre ai 4 partiti principali che hanno superato la sbarramento nella quota proporzionale sono presenti anche due deputati di altri partiti che sono riusciti ad ottenere seggi nella quota uninominale. Si tratta di un deputato di Rodina (Madrepatria) e di un deputato di Graždanskaja Platforma (Piattaforma civica). Riesce ad entrare alla Duma anche un candidato indipendente. La differenza rispetto al periodo in cui si applicava un sistema misto analogo a quello attuale (dal 1993 al 2003) nell’ottenimento di seggi da parte di candidati indipendenti o di forze minori è abissale.

Altro aspetto importante da ricordare è che il 18 settembre è stato il Giorno Unico delle Elezioni e dunque oltre che le elezioni della Duma si sono svolte le elezioni sia di organi rappresentativi che esecutivi regionali e municipali la cui scadenza cadeva per motivi diversi nel 2016. È la prima volta che si applica in Russia un Election Day che riguardi anche la Duma di Stato, il cui rinnovo è stato appositamente anticipato da dicembre a settembre con la benedizione della Corte costituzionale (vedi A. Di Gregorio, su questo portale, http://users2.unimi.it/dirpubesteuropa/2015/07/la-corte-costituzionale-si-pronuncia-sullinterpretazione-delle-disposizioni-costituzionali-relative-alla-durata-della-legislatura/).

Il 18 settembre si sono svolte dunque 5300 elezioni di vario genere e livello. In 7 soggetti federati sono stati eletti i vertici dei soggetti stessi (i cosiddetti governatori). In 39 soggetti federati si sono rinnovate le assemblee rappresentative.

Per quanto riguarda i risultati delle elezioni regionali e locali, nonostante i dati siano provvisori, si osserva che Russia unitaria (Edinaja Rossija: preferiamo per motivi linguistico-etimologici continuare a tradurre l’aggettivo edinyj come “unitario” e non “unito”) ha conquistato ovunque la maggioranza dei seggi. Ciò che è stato conquistato da altre forze politiche va dunque indicato in via residuale. Come si legge sul sito della Commissione elettorale centrale, alle elezioni di tutti i livelli hanno partecipato 43 partiti e 20 di essi avrebbero ottenuto mandati. Tuttavia i seggi conquistati dai partiti “minori” nelle assemblee legislative regionali si contano sulle dita di una sola mano. Ad esempio Patrioti di Russia ha ricevuto due seggi nella Duma della Regione di Kaliningrad e due nell’Assemblea legislativa del Territorio di Krasnojarsk. Lo storico partito liberale Jabloko, presente fin dalle elezioni del 1993, ha ottenuto un seggio nell’Assemblea dei deputati della Regione di Pskov, uno nella Duma della Regione di Novgorod e tre nella Repubblica di Karelia. Altri singoli seggi sono stati conquistati qua e là dal Partito della Crescita, dal Partito della Russia dei pensionati per la giustizia, da Rodina. Per quanto riguarda le elezioni municipali, la situazione è analoga, registrandosi singoli mandati per partiti come i Verdi e Patrioti di Russia, oltre a quelli precedentemente menzionati. In 4 circoscrizioni elettorali ci sono state violazioni di legge tali da far invalidare le elezioni (nella Repubblica del Daghestan, nelle Regioni di Belgorod, Nižnyj-Novgorod e Rostov).

A proposito dei ricorsi elettorali, nel giorno delle elezioni la CEC ha ricevuto 181 ricorsi scritti contenenti notizie su presupposte violazioni della legislazione elettorale. Di questi, in 60 si contenevano notizie su presunte azioni o omissioni illegittime delle commissioni elettorali durante il voto, 15 ricorsi riguardavano violazioni durante il voto fuori del seggio elettorale, 12 violazioni relative ai diritti dei membri delle commissioni elettorali, degli osservatori, dei rappresentanti dei media. In 7 ricorsi si lamentavano difetti nei registri elettorali.

Infine, grazie alle disposizioni più favorevoli alla costituzione dei partiti adottate negli ultimi anni, il numero di partiti che hanno preso parte alle elezioni della Duma è stato di 22 mentre il numero di partiti registrati che avrebbero avuto il diritto di partecipare era di 73.

 

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