Constitutional Court decision of 19 January 2017 n. 1 “On the solution of the question about the possibility of enforcement in accordance with the Constitution of the Russian Federation of the European Court of Human Rights judgment of July 31, 2014 ‘Yukos oil company vs. Russia’, at the request of the Ministry of Justice of FdR”.

Sentenza della Corte costituzionale del 19 gennaio 2017 n. 1 “Sulla soluzione della questione circa la possibilità di esecuzione in conformità alla Costituzione della Federazione di Russia della sentenza della Corte europea per i diritti dell’Uomo del 31 luglio 2014 ‘Compagnia petrolifera Jukos vs. Russia’, su istanza del Ministero della Giustizia della FdR

di Angela Di Gregorio


Per la seconda volta la Corte costituzionale russa si è pronunciata circa la possibilità di eseguire una sentenza di condanna della Corte di Strasburgo ritenuta dal ricorrente (il Ministero della Giustizia) in conflitto con la Costituzione russa. Anche in questa seconda occasione (la prima è stata il caso Anchugov e Gladkov vs. Russia, commentata anche su questo Sito) la Corte accoglie le preoccupazioni delle autorità russe facendole proprie. Con qualche distinguo giuridico.
Ricordiamo che la sentenza della Corte EDU del 31 luglio 2014 aveva condannato la Russia a pagare agli azionisti della liquidata compagnia petrolifera Jukos, ai loro eredi e successori legali un risarcimento di oltre 1,8 miliardi di euro. La Corte EDU aveva ritenuto che la Russia avesse violato il diritto della società e come conseguenza questa avrebbe patito un danno materiale individuato nella cifra suddetta.
Secondo la Corte costituzionale russa la sentenza europea non sarebbe eseguibile. Il danno sarebbe stato causato dalle azioni della stessa società che si sarebbe dimostrata un evasore fiscale lasciando in essere un debito di grande dimensione.
In se, il pagamento di un risarcimento così ingente a carico di un bilancio che non ha ricevuto regolarmente dalla compagnia in questione somme enormi sarebbe in contrasto con i principi di eguaglianza e di equità nei rapporti tributari.
Tuttavia, allo stesso tempo lo Stato può dar prova di buona volontà nei confronti degli azionisti che hanno sofferto a causa delle azioni illecite della compagnia e del suo management. Si tratta di pagamenti da fare a carico dei beni di nuova identificazione della persona giuridica liquidata. Ciò non può in alcun caso pregiudicare le entrate e le spese del bilancio nonché i beni della Federazione di Russia.
Il testo completo della sentenza al link
http://doc.ksrf.ru/decision/KSRFDecision258613.pdf

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