Sentenza della Corte russa del 18 luglio 2012

Nella sentenza del 18 luglio 2012 la Corte costituzionale della Russia ha dichiarato una serie di disposizioni della legge del 2 maggio 2006 “Sulle modalità di esame dei ricorsi dei cittadini della FR” (artt. 1, comma 1; 2, comma 1 e 3) non conformi alla Costituzione.

Nel 2006 l’Assemblea legislativa della Regione di Rostov aveva adottato la legge regionale “Sui ricorsi dei cittadini”. Il procuratore della Regione era insorto contro la legge ritenendola non conforme a quella federale del 2 maggio 2006 ma i deputati regionali hanno ritenuto che fosse difettosa, in quanto incostituzionale, proprio quest’ultima dal momento che non estendeva alle persone giuridiche il diritto di rivolgersi agli organi del potere pubblico, non prevedeva garanzie dei diritti dei cittadini in caso di ricorso alle imprese ed enti pubblici federali, non stabiliva i limiti delle competenze dei soggetti nella regolamentazione giuridica autonoma di tali questioni. L’Assemblea legislativa regionale ha fatto ricorso alla Corte costituzionale.

La Corte ha riconosciuto che il diritto di ricorso dei cittadini agli organi statali ed agli organi dell’autogoverno locale viene regolamentato dal legislatore e può essere limitato solo sulla base della legge federale ai fini di tutelare i fondamenti dell’ordinamento costituzionale. I soggetti della Federazione non possono diminuire il livello delle garanzie stabilite dalla legge federale. In base al significato delle norme esaminate le persone giuridiche non sono soggetti del diritto di ricorso agli organi del potere pubblico. Tuttavia più volte la Corte ha fatto presente che il diritto costituzionale dell’uomo e del cittadino si può estendere anche alle persone giuridiche, nella misura in cui tale diritto per sua natura possa essere applicato ad esse. La Corte ha sottolineato che il diritto delle associazioni di cittadini, anche di quelle che hanno lo status di persone giuridiche, di rivolgersi agli organi del potere pubblico deriva dal diritto dei cittadini di rivolgere ricorsi individuali  e collettivi ad analoghi organi del potere e non può essere considerato separatamente da questo. Sia la Corte costituzionale che la Corte di Strasburgo ritengono che le associazioni di cittadini debbano godere delle garanzie di esercizio dei relativi diritti.

La Corte ha dichiarato le disposizioni impugnate della legge federale “Sulle modalità di esame dei ricorsi dei cittadini della FR” non conformi alla Costituzione nella misura in cui esse: impediscono l’esame da parte degli organi del potere statale e dell’autogoverno locale dei ricorsi delle associazioni di cittadini (comprese quelle aventi lo status di persone giuridiche); impediscono l’estensione delle modalità di esame dei ricorsi dei cittadini da parte degli organi statali e dell’autogoverno locale nei confronti dei ricorsi anche ad enti statali o municipali che svolgono funzioni di rilievo pubblico; impediscono l’introduzione di garanzie aggiuntive tramite leggi dei soggetti della FR.

La Corte ha obbligato il legislatore federale ad introdurre le necessarie modifiche legislative. Il presidente della Corte Zor’kin nel commentare la decisione ha precisato che in futuro potranno presentare i propri ricorsi non solo le persone giuridiche ma anche le associazioni religiose e che se il legislatore non provvederà si possono in questo caso applicare direttamente le disposizioni costituzionali, per questo la Corte non ha indicato un termine al legislatore.

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