Le riforme del sistema politico nella Federazione di Russia

di Veronika Nikitina

Il Presidente della Federazione di Russia Dmitrij Medvedev alla fine del suo mandato presidenziale ha presentato una serie di riforme dirette a democratizzare il sistema politico del paese. Le direttrici principali di tali riforme sono state indicate dal Presidente nel suo messaggio all’Assemblea federale del 22 dicembre 2011.
Si tratta di tre importanti progetti di legge:
1)    Il progetto di legge federale “Sull’introduzione di emendamenti in una serie di atti legislativi della FR in relazione all’eliminazione dell’obbligo dei partiti politici di raccogliere le firme degli elettori per presentarsi alle elezioni dei deputati della Duma di Stato dell’Assemblea federale della FR, degli organi del potere statale dei soggetti della FR e degli organi dell’autogoverno locale”
2)    Il progetto di legge sulle nuove modalità di elezione dei deputati della Duma di Stato
3)    Il progetto di legge sulle elezioni dirette dei governatori (modifica della legge “Sui principi generali di organizzazione degli organi legislativi (rappresentativi) ed esecutivi del potere statale dei soggetti della FR”)
Come ci appare il quadro effettivo della loro realizzazione?
1)    Ricordiamo che il 23 dicembre 2011 Medvedev ha presentato alla Duma il progetto di legge federale diretto alla “liberalizzazione dei requisiti per la costituzione e il funzionamento dei partiti politici”. In base alle norme in vigore fino alla fine del 2011 un partito doveva avere un numero minimo di membri pari a 45.000, sezioni regionali con numero minimo di membri pari a 450 in almeno la metà dei soggetti della FR (nei restanti, almeno 200 membri). Dal I gennaio 2012 tali numeri si sono già ridotti in base a precedenti modifiche della legislazione: almeno 40.000 membri a livello federale e 400 nelle sezioni regionali.
Il progetto di legge sulla semplificazione delle procedure di costituzione dei partiti è stato presentato alla Duma dal Presidente il 23 dicembre, approvato in prima lettura il 28 febbraio 2012 e in seconda lettura il 20 marzo. Il 29 febbraio 2012 il Consiglio della Federazione ha approvato il progetto presidenziale sulla semplificazione delle modalità di costituzione dei partiti, riducendo da 40.000 a 500 unità il numero minimo di componenti del partito necessario per ottenere la registrazione. La legge è stata sottoposta alla firma del Presidente ed entrerà in vigore dalla data della pubblicazione ufficiale.
Secondo quanto divulgato dal Ministero della giustizia, sono pervenute già 80 richieste di costituzione di nuovi partiti politici. Si calcola che i partiti registrati in base alle nuove regole potranno già prendere parte alla campagna elettorale nelle regione nel prossimo autunno.
La legge introduce anche una procedura più elastica di registrazione dei partiti presso il Ministero della giustizia, in relazione alla presentazione dei documenti necessari e all’eliminazione degli eventuali errori: ai partiti non si nega subito la registrazione ma si concede un periodo di tre mesi per eliminare gli errori nella documentazione. Si stabilisce che in caso di errori l’organo responsabile della registrazione fornirà sostegno e consulenza per un più veloce esito della registrazione. Inoltre si eliminano i requisiti circa il numero minimo di membri del partito nelle sezioni regionali che devono essere costituite in almeno la metà dei soggetti della Federazione. Tali requisiti possono essere stabiliti dallo statuto del partito politico. Considerando tali modifiche il partito non potrà più essere sciolto in caso di insufficienza del numero dei membri delle sue sezioni regionali. La legge prevede anche che il partito che non partecipa alle elezioni per 7 anni consecutivi va sciolto. La legge attuale prevede che ciò possa essere fatto dopo 5 anni di mancata partecipazione.
2)    Il progetto di legge federale “Sulle elezioni dei deputati della Duma di Stato dell’Assemblea federale della FR”, presentato alla Duma il 16 febbraio 2012, prevede di mantenere e perfezionare il sistema elettorale proporzionale attualmente in vigore sulla base del quale si eleggono i deputati della Duma di Stato.
Una delle novità proposte dal Presidente è la divisione della circoscrizione elettorale federale (ossia del territorio della FR) in 225 circoscrizioni territoriali con numero eguale di elettori al fine di un più pieno rispetto del principio dell’eguaglianza del diritto elettorale. I confini di tali circoscrizioni territoriali saranno determinati ogni 10 anni dalla Commissione elettorale centrale della FR sulla base delle informazioni sul numero dei elettorali fornite dai soggetti della FR. Le liste federali di candidati presentate dai partiti devono essere ripartite in gruppi regionali in base alle citate circoscrizioni territoriali.
In relazione alla formazione delle unità territoriali ogni lista federale di candidati si divide in gruppi regionali che corrispondono alle unità territoriali (attualmente i gruppi regionali corrispondono al soggetto della FR, ad un gruppo di soggetti o ad una parte del territorio del soggetto della FR). Ogni gruppo regionale può corrispondere solo ad un’unità territoriale. Non sono previsti limiti nel numero di gruppi regionali (attualmente nella lista federale di candidati devono esserci almeno 70 gruppi regionali). In ogni gruppo regionale devono esserci non più di 4 candidati e nella lista federale di candidati non più di 100.
Nella presentazione delle liste federali di candidati i partiti politici in caso di assenza di sezioni strutturali sul territorio di questo o quel soggetto della FR possono stabilire unità territoriali in cui non vengano presentati gruppi regionali.
Considerando questa regolamentazione la presenza della parte panfederale della legge federale di candidati non è prevista.
Oltre a ciò i singoli candidati presentati nell’ambito della lista federale di candidati acquistano la possibilità di costituire un proprio fondo elettorale, il cui tetto massimo di spesa non può oltrepassare i 6 milioni di rubli. Il fondo elettorale del candidato in conformità al progetto di legge può essere formato a spese del partito politico, ad eccezione dei mezzi del fondo elettorale del partito, e a spese di mezzi propri del candidato (non oltre il 50% del fondo). Tra i mass media, i cui diritti ed obblighi di informazione elettorale dei cittadini il progetto disciplina, sono inseriti anche “le redazioni delle edizioni elettroniche”.
Saranno ammesse alla distribuzione dei seggi le liste federali di candidati che abbiano ottenuto il 5% ed oltre dei voti, come già previsto dagli emendamenti alla vigente legge sulle elezioni dei deputati destinati ad entrare in vigore dal I gennaio 2013.

3)    Il progetto di legge sulla reintroduzione delle elezioni dirette dei governatori, che attualmente è sottoposto a seconda lettura, è stato presentato alla Duma il 16 gennaio 2012 ed adottato in prima lettura il 28 febbraio. La seconda lettura potrebbe terminare il 24 aprile.
Il progetto attribuisce ai cittadini il diritto di eleggere i vertici dell’esecutivo regionale, ed ai partiti politici il diritto di presentare candidati a governatore. Avranno il diritto di candidarsi sia attraverso un partito politico che sotto forma di autocandidatura. I candidati di partito non dovrebbero raccogliere le firme per la registrazione qualora venisse approvato anche il progetto di legge secondo cui i partiti non devono raccogliere firme per sostenere i propri esponenti a qualunque elezione (ad eccezione di quelle presidenziali). I candidati autonomi dovranno accogliere le firme di numero pari a quanto stabilito autonomamente dea ogni regione. Nel progetto di legge, presentato il 16 gennaio, si sottolinea che la presentazione dei candidati da parte dei partiti “può effettuarsi dopo consultazione col Presidente”. Il testo non precisa tuttavia se tale consultazione sarà obbligatoria. I partiti stessi decideranno se consultarsi col Presidente o no. La procedura di consultazione per le candidature sarà stabilita dal capo dello Stato. Il progetto di legge prevede la possibilità di destituire il governatore eletto in caso di perdita della fiducia del Presidente. Il Presidente può attivare tale misura qualora il dirigente della regione sia colpevole di corruzione o di non aver risolto un conflitto di interessi. Inoltre in conformità al progetto si può destituire il governatore solo in caso di violazione di leggi o di non adempimento dei propri doveri. Inoltre, come si dice nel progetto,  il governatore può essere mandato a casa dagli elettori. Per questo si propone di indire un referendum.

http://kremlin.ru/news/14515

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