Il Presidente Putin propone l’eliminazione della Corte arbitrale superiore

di Angela Di Gregorio

Il capo dello Stato ha presentato il 7 ottobre scorso alla Duma un progetto di legge costituzionale che elimina la Corte arbitrale superiore accorpandola alla Corte suprema che così diventa l’unico organo giurisdizionale di vertice della giurisdizione civile, penale, amministrativa ed arbitrale (e che avrà sede a S. Pietroburgo). Tale innovazione richiederà diversi emendamenti alla Costituzione, oltre che ad una serie di leggi costituzionali (sull’ordinamento giudiziario, sui tribunali arbitrali, etc.).  

La giurisdizione arbitrale costituisce una caratteristica dell’ordinamento giurisdizionale della Russia ed è stata finora esercitata da una serie complessa di tribunali, distinti in diversi livelli territoriali e diverse istanze con al vertice appunto la Corte arbitrale superiore. Tali tribunali sono competenti a giudicare controversie prevalentemente di tipo economico tra le imprese ed hanno conquistato nel tempo un’autorevolezza e un prestigio sconosciuto ai tribunali della giurisdizione ordinaria, sperimentando anche istituti processuali nuovi (ed in linea con gli standard europei) ponendosi spesso all’avanguardia nella tutela dei diritti economici.

La motivazione ufficiale di tale soppressione (che riguarderà solo l’organo di vertice, mantenendo intatto il sistema dei tribunali arbitrali di livello inferiore) è la conflittualità esistente tra i tribunali ordinari ed arbitrali che forniscono spesso interpretazioni diverse della stessa norma. Le loro competenze effettivamente si intrecciano, dal momento che le controversie di tipo economico che hanno tra le parti imprenditori individuali rientrano nella competenza dei tribunali ordinari. Dunque il fine sarebbe la certezza del diritto.

E’ interessante però notare che la Corte costituzionale in diverse occasioni aveva salutato con favore il ruolo progressista della giurisdizionale arbitrale spingendo il legislatore ad introdurre istituti analoghi anche nella legislazione riguardante le altre corti. Come vediamo si attua la riforma contraria, in una sorta di tendenza conservatrice che continua a contrassegnare l’attuale mandato presidenziale (a differenza della presidenza di Medvedev ma anche del primo mandato di Putin). Il primo annuncio della riforma era stato dato da Putin nel giugno scorso al Forum economico di S. Pietroburgo.

Nello stesso progetto di legge il Presidente propone modifiche importanti anche a proposito dell’organizzazione della Procura (che pure richiederanno emendamenti alla Costituzione) stabilendo che i procuratori dei soggetti della Federazione saranno nominati (e revocati) non più autonomamente dal Procuratore generale ma dallo stesso Presidente della Russia. Inoltre anche i vice Procuratore generale, oltre che il Procuratore generale, saranno nominati dal Consiglio della Federazione su proposta del capo dello Stato. Secondo il progetto la nomina dei procuratori regionali è effettuata dal Presidente su proposta del Procuratore generale, concordata coi soggetti della Federazione.

La riforma, piuttosto complessa perchè implica come detto il ritocco di diversi articoli della Costituzione, dovrebbe essere approvata in via definitiva entro la fine del 2013. Si preannunciano ricorsi alla Corte costituzionale.

Fonti:

www.garant.ru/news/497975/

www.rferl.org/content/russia-judicial-reform-arbitration-court/25131950.html

Moscow Times, October 10, 2013

www.gwu.edu

 

 

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