Costituzione e costituzionalismo a vent’anni dall’approvazione della Costituzione della Russia

di Angela Di Gregorio

Il 12 dicembre prossimo si festeggiano vent’anni dall’approvazione in via referendaria della Costituzione del 1993. Per tale data si attende il messaggio annuale del capo dello Stato nel quale probabilmente vi saranno accenni all’importanza della Costituzione come valore unificante del popolo della Russia da valorizzare insieme agli altri simboli (inno, bandiera, stemma: è di pochi giorni fa la presentazione di un progetto di legge da parte del Presidente che tende a promuoverne l’uso in maniera capillare).

Le occasioni di celebrare il ventennale della Costituzione si sono moltiplicate negli ultimi mesi, sia a livello accademico che istituzionale (presso la Duma sono state organizzate diverse giornate di studio su singoli temi). In questa medesima direzione, di celebrazione ma anche di riflessione, si pone l’iniziativa di Putin di incontrare i costituzionalisti del paese (provenienti da una ventina tra Università ed istituti di ricerca) il 7 dicembre scorso. Si è trattato di un’occasione per fare il punto sui principali problemi di rilievo costituzionale e per ipotizzare riforme costituzionali. Il Presidente ha avanzato proposte di notevole rilievo che saranno probabilmente ripetute nel messaggio annuale alle camere. In particolare Putin ha parlato (o meglio riparlato) con chiarezza della necessità di preservare la sovranità del paese. Una sovranità “minacciata”, evidentemente, dalle limitazioni derivanti dall’appartenenza al Consiglio d’Europa o ad altre organizzazioni sovranazionali di stampo “europeo”. I trattati internazionali non possono, ad opinione del Presidente, essere ratificati se appaiono in contrasto con la Costituzione della Russia. Sul punto hanno convenuto quasi tutti i costituzionalisti intervenuti al dibattito.

Particolarmente vivace è stato il confronto tra il direttore della cattedra di diritto pubblico e municipale della facoltà di giurisprudenza dell’Università Lomonosov Suren Avak’jan e il Presidente. Avak’jan ha esortato a non irrigidirsi su posizioni di assoluta immodificabilità della Costituzione come se fosse un totem. Ha parlato di differenza tra stabilità della Costituzione e stabilità dell’ordinamento costituzionale. La Costituzione dovrebbe essere emendata, anzi Avakjan addirittura suggerisce l’introduzione di nuovi capitoli (ad esempio un capitolo 2.1 sulle basi costituzionali della società: per integrare nel discorso politico anche i soggetti diversi dai partiti), cosa che non sarebbe vietata, e dunque consentita, dall’attuale testo costituzionale.

Altre cose da modificare sarebbero: l’ordinamento federale (per evitare la duplicazione di organi nei soggetti soprattutto il proliferare delle suddivisioni degli organi centrali, residuo di un vecchio tipo di centralismo), l’introduzione di una responsabilità di diritto costituzionale per il Presidente, l’introduzione di maggiore responsabilità del governo e dei suoi singoli membri (come la sfiducia individuale da parte della Duma). Avakjan si è spinto addirittura a criticare alcune riforme legislative dell’anno precedente, come la modifica alla legge sulle manifestazioni pubbliche che avrebbe a suo avviso annullato del tutto la libertà costituzionale.

Putin ritiene però che nei confronti di modifiche al testo costituzionale bisogna essere molto attenti: …..”ossia esse si possono fare, ma con grande accuratezza e senza fretta. Ma io credo che il fatto che noi abbiamo un testo stabile, nei cui confronti rapportarci in maniera accurata, sia una cosa estremamente importante”.

La contrapposizione tra Avakjan e Putin ha riguardato soprattutto le questioni del federalismo. Il costituzionalista ha suggerito di prevedere meglio nel testo costituzionale la suddivisione delle competenze tra i vari livelli di governo e di evitare duplicazioni di organi federali nei soggetti, attribuendo agli organi dei soggetti anche poteri in materie di competenza federale, come era nel periodo sovietico.

 

Il testo completo dell’incontro su www.constitutionalist.ru

 

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