di A. Di Gregorio
Il 21 luglio 2014 Putin ha firmato la Legge della FdR di modifica della Costituzione della FdR “Sul Consiglio della Federazione dell’Assemblea federale della Federazione di Russia”, approvata dalla Duma il 23 maggio e dal Consiglio della Federazione il 28 maggio.
La modifica, come anticipato in precedenti post, attiene all’introduzione nella composizione della camera alta di nuove componenti che rappresentano la Federazione, nominate dal Presidente della Federazione di Russia. Non ne vengono stabilite peraltro né le modalità di nomina né il numero esatto, specificandosi solo che il numero di tali senatori non dovrà eccedere il 10% dei rappresentanti degli organi legislativi ed esecutivi dei soggetti della Federazione (che sono oggi 170, ossia due per ognuno degli 85 soggetti federati, dopo l’accoglimento della Repubblica di Crimea e della città di rilevanza federale di Sebastopoli).
La modifica costituzionale non pone limiti dunque alla discrezionalità presidenziale, stabilendo solo che il Presidente non può revocare il membro del Consiglio della Federazione- rappresentante della Federazione, nominato prima dell’inizio del suo incarico per la durata del suo primo mandato, ad eccezione dei casi previsti dalla legge federale. I rappresentanti dei soggetti rimangono invece in carica per la durata della carica dell’organo che rispettivamente li ha eletti o nominati.
La modifica costituzionale entrerà in vigore dopo l’approvazione da parte degli organi legislativi di almeno i due terzi dei soggetti della Federazione.
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