di Marzia Rosti*
A metà ottobre è stato pubblicato Latinobarómetro 2021, un rapporto che raccoglie i risultati dei sondaggi effettuati in America Latina dall’omonima organizzazione non profit che ha sede a Santiago de Chile e che, dal 1995, svolge sondaggi d’opinione nell’area.
Fra i numerosi dati diffusi si segnala che solo il 49% degli intervistati indica una preferenza per la democrazia come forma di governo e che il 13% è più favorevole ai governi autoritari. I paesi con maggior sostegno alla democrazia sono Uruguay (74%), Costa Rica (67%) e Cile (60%). Complessivamente il gradimento dei governi è cresciuto dal 32% del 2018 al 40% del 2020, anche se, in generale, la fiducia nelle istituzioni è solo del 12% e il 70% dei latinoamericani non è soddisfatto di come nel 2020 abbiano funzionato i sistemi democratici. Emerge la percezione che si governi per una minoranza, che vi sia una distribuzione sempre più disuguale della ricchezza (solo il 17% ritiene che sia equa) e che ci siano differenze nell’accesso alla Giustizia, alla Sanità e all’Istruzione. I problemi economici e la disoccupazione sono le principali preoccupazioni, soprattutto a causa dell’emergenza Covid.
* Professore Associato di Storia e Istituzioni delle Americhe presso l’Università degli Studi di Milano.