Nella sentenza del 22 aprile 2013 la Corte costituzionale russa si è pronunciata in merito alla verifica della costituzionalità di una serie di disposizioni del codice di procedura civile e della cosiddetta legge “quadro” sui diritti elettorali («Sulle garanzie fondamentali dei diritti elettorali e del diritto a partecipare al referendum dei cittadini della Federazione di Russia»). Il ricorso era stato presentato da una serie di cittadini, dal Plenipotenziario per i diritti umani nella FR e dalla sezione regionale del partito “Russia giusta” della Regione di Voronež.
La Corteha in buona sostanza stabilito che gli elettori che ritengono gli esiti delle elezioni illegittimi possono essere far ricorso in giudizio.
Gli elettori possono impugnare in tribunale qualunque decisione ed attività (o omissione) illegittima delle commissioni elettorali. Ciò riguarda anche le decisioni adottate in merito agli esiti delle elezioni.
Come ha spiegatola Corte, il diritto elettorale del cittadino non è limitato al fatto di poter votare. Il cittadino deve avere anche la possibilità di verificare l’esattezza del calcolo del voto da egli espresso nella circoscrizione elettorale dove ha votato. In caso contrario si metterebbe in dubbio l’istituto stesso delle libere elezioni.
Le norme impugnate sono considerate conformi alla Costituzione nella misura in cui prevedono il diritto dell’elettore di rivolgersi al tribunale per la tutela dei propri diritti elettorali in relazione alle elezioni appena svoltesi.
Un diritto analogo in base alle stesse norme viene attribuito all’osservatore (quando sono violate le sue competenze di osservazione) ed anche ai partiti politici e loro sezioni regionali (quando si tratti dei loro diritti).
Le norme impugnate risultano però in contrasto conla Costituzioneper un altro aspetto. E cioè per il fatto della loro indeterminatezza che nella prassi porta a non consentire agli elettori di impugnare alcune decisioni o azioni (o omissioni) delle commissioni elettorali.
Si tratta dei casi connessi all’accertamento degli esiti elettorali nella circoscrizione elettorale in cui i cittadini hanno preso parte alle elezioni. Pertanto il legislatore federale deve introdurre modifiche nella regolamentazione giuridica della tutela giurisdizionale dei diritti elettorali dei cittadini. Bisogna precisare le modalità dell’impugnazione giurisdizionale delle decisioni ed azioni (od omissioni) delle commissioni elettorali relative al calcolo dei voti ed all’accertamento dei risultati elettorali. Fino a che non saranno introdotte queste modifiche, i giudici ordinari non possono rifiutare di prendere in considerazione i ricorsi dei cittadini che si rivolgono ad essi per la tutela dei propri diritti elettorali. Ci si riferisce ai cittadini che ritengono che i loro diritti siano stati violati nel procedimento di accertamento dei risultati elettorali nella circoscrizione elettorale nella quale essi hanno preso parte al voto.
La sentenza è reperibile in russo sul sito della Corte: www.ksrf.ru
Angela Di Gregorio