La nuova Duma di Stato. Atto primo. Bilancio dei primi mesi di funzionamento

di Angela Di Gregorio

 

 

La Duma eletta il 4 dicembre scorso – e che si aggiorna in questo periodo per le vacanze estive − si differenzia per molti aspetti da quelle delle due precedenti legislature: per la prima volta da otto anni Russia unitaria non detiene più la maggioranza “costituzionale” dei due terzi dei deputati (necessaria per l’adozione delle leggi costituzionali e di revisione costituzionale, per il superamento del veto presidenziale sulle leggi ordinarie e del veto della camera alta). Inoltre il partito non ha ottenuto tecnicamente alle elezioni neanche la maggioranza semplice ed è riuscito a conquistare oltre il 50% dei seggi grazie al sistema di redistribuzione dei voti dei partiti che non hanno superato lo sbarramento. Di conseguenza Russia unitaria detiene 238 seggi su 450, cosa che le consente comunque di far approvare qualunque legge di proprio gradimento.

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La Corte costituzionale della Russia ritiene conforme a Costituzione il Protocollo di adesione all’Organizzazione mondiale del commercio

Nella sentenza del 9 luglio 2012la Corte costituzionale ha dichiarato un trattato internazionale non entrato in vigore (il Protocollo sull’adesione della Russia all’Organizzazione mondiale del commercio) conforme alla Costituzione sia dal punto di vista delle modalità di adozione (sottoscrizione ed approvazione da parte del Governo) sia per il suo contenuto.

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Modifiche alla Legge federale russa “Sulle assemblee, meeting, manifestazioni, cortei e picchettaggi”

di Elena Nieddu

Il 9 giugno è entrata in vigore la Legge Federale N° 65-LF dell’8 giugno 2012 “Sull’introduzione di modifiche al Codice della Federazione Russa di materia di violazioni amministrative” e alla Legge Federale N° 54-LF del 19 giugno 2004 “Sulle assemblee, meeting, manifestazioni, cortei e picchettaggi”.

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Convegno internazionale sull’Ucraina – TWENTY YEARS AFTER INDEPENDENCE

Convegno internazionale sull’Ucraina che avrà luogo nei giorni 18, 19 e 21 giugno presso l’Università di Roma Tre

Per i dettagli sul programma: Programma Convegno Ucraina 18-20.giugno.2012

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A chi andranno i seggi vacanti alla Duma?

 

Prima della conclusione della sessione di primavera della Duma quest’ultima è chiamata ad approvare un’altra legge di rilievo per il panorama partitico della Russia. A differenza delle modifiche alla legge sulle manifestazioni pubbliche, che tanto scalpore hanno sollevato a livello internazionale, il progetto in questione sembra appetibile a tutte e quattro le forze politiche che attualmente siedono alla camera bassa. Si tratta della modifica delle regole per ricoprire i seggi rimasti vacanti in caso di dimissioni dei deputati.

In base alle modifiche proposte (alla legge quadro sui diritti elettorali), qualora un seggio dovesse risultare vacante prima della scadenza della legislatura in relazione ai deputati entrati alla Duma attraverso la parte federale della lista allora sarà la stessa frazione parlamentare del partito a decidere chi ricoprirà il seggio vacante. Qualora invece si tratti di deputato eletto in base ad uno dei gruppi regionali della lista allora il suo seggio andrà esclusivamente a chi lo seguiva nella lista nello stesso gruppo regionale. La frazione parlamentare (ossia il gruppo parlamentare del partito) potrebbe decidere in proposito solo qualora tutti i candidati di tale gruppo regionale si siano rifiutati di ricoprire il seggio.

La versione attuale della legge prevede che in ogni caso si debba scalare la lista senza l’intervento della leadership del partito. Ci sono molti seggi vacanti nelle fila di Russia unitaria di deputati andati a ricoprire incarichi ministeriali (in Russia vi è la prassi di non cumulare le cariche).

Per maggiori dettagli: http://www.gazeta.ru/politics/2012/06/06_a_4615737.shtml

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La Costituzione italiana e quella ceca a confronto

Intervento in occasione della festa di liberazione nazionale della Repubblica ceca (8 maggio 2012) presso il Consolato della Repubblica ceca a Milano

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UNGHERIA – La nuova Costituzione ungherese tradotta in italiano

La Costituzione ungherese tradotta in italiano

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segnalazione ciclo conferenze in Europa

The 2012 International Symposia on Cultural Diplomacy

ICD Young Leaders’ Forums

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RUSSIA – La Corte EDU e i fatti della foresta di Katyn

Il caso Janowiec and Others v. Russia, Ric. n. 55508/07 e ric. n. 29520/09 del 16 aprile 2012

di Francesca Romana Dau

All’origine del ricorso portato di fronte ai giudici di Strasburgo si trova il massacro di più di 21.000 polacchi perpetrato dall’esercito sovietico nel 1940, nel pieno degli scontri della Seconda guerra mondiale. La decisione di uccidere i prigionieri di guerra polacchi venne giustificata sulla base del fatto che fossero “nemici delle Autorità sovietiche e pieni di odio contro il sistema sovietico”. Con la fine della guerra, i responsabili del massacro avevano superato indenni le condanne del Processo di Norimberga, per “mancanza di prove” e i documenti che attestavano le volontà e i nominativi dei responsabili vennero archiviati sotto sigillo nei Palazzi del Governo di Mosca.

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Risultati delle elezioni politiche in Armenia

di Elena Nieddu

Le elezioni per l’Assemblea nazionale armena si sono concluse con la vittoria del partito Repubblicano, una nuova vittoria, quindi, per il Presidente della Repubblica di Armenia, Serge Sarkissian, leader dello stesso partito.

Di seguito si riportano i primi dati ufficiali resi noti dalla Commissione centrale elettorale sia in percentuale che in termini di posti assegnati secondo il metodo proporzionale:

 

 

Partito Repubblicano armeno                                                44.05%           41

Armenia prospera                                                                  30.20%           27/28

Congresso nazionale armeno                                                 7.10%             6/7

Eredità                                                                                              5.79%             5

Federazione Rivoluzionaria armena Dašnakcutjun               5.73%             5

Norma di Legge Orinac Erkir                                              5.49%             5

Partito Comunista                                                                 1.06 %

Partito Democratico                                                              0.37%

Armeni uniti                                                                          0.20%

 

Durante la giornata elettorale non sembrano esserci stati brogli o irregolarità, ma solo in serata si saprà il verdetto dei 300 osservatori internazionali inviati dall’OCSE.

Fonti: http://panorama.am/

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