di Elena Nieddu
La Duma di Stato ha definitivamente approvato il progetto di legge presentato dal Presidente della Federazione di Russia uscente, Dmitrij Medvedev, il quale –tecnicamente- costituisce una modifica alla legge sulla forma di governo regionale ossia “Legge sui principi generali di organizzazione degli organi rappresentativi ed esecutivi del potere statale dei soggetti della FR”, la cui redazione originaria risale al 1999. La legge di modifica entrerà in vigore il 1° giugno 2012 e, come riportato nella relazione della seduta della camera bassa avvenuta il 24 aprile, le modifiche vertono, principalmente, sull’elezione diretta dei governatori dei soggetti della Federazione Russa.
Le elezioni dei governatori in Russia erano state abrogate da Putin nel 2004, il quale riteneva più opportuno, dal punto di vista dell’efficienza dell’attività del potere statale, nominare “dall’alto” tali organi in una procedura peraltro alquanto complessa che vedeva la partecipazione anche degli organi legislativi dei soggetti.
Grazie alla nuova legge, i cosiddetti governatori regionali saranno eletti direttamente dai cittadini, rimarranno in carica per cinque anni e, infine, non potranno esser rieletti per più di due mandati consecutivi.
Possono candidarsi alla carica di governatore tutti i cittadini di 30 anni, come candidati autonomi ossia non partitici (sulla base delle normative locali), oppure possono essere indicati da un partito politico. In quest’ultimo caso, per evitare candidati “incompetenti” ad esercitare tale carica, è stato introdotto un “filtro presidenziale”, ovvero la possibilità da parte del Presidente della Federazione di chiedere una consultazione sia ai partiti politici che propongono un candidato, sia agli auto-candidati.
Altra innovazione rilevante della legge è, però, il cosiddetto “filtro municipale”, secondo il quale i candidati devono ottenere un appoggio non inferiore al 5% dei deputati presenti nelle varie municipalità (ogni deputato può sostenere un solo candidato). Le firme necessarie a confermare la candidatura a governatore regionale della persona indicata dal partito dovranno corrispondere allo 0,5% degli elettori della circoscrizione di riferimento, mentre, per quanto riguarda le auto-candidature si parla di una percentuale che varia dallo 0,5 al 2% degli aventi diritto al voto.
Infine, la legge verte anche sulle modalità di revoca del governatore in caso di violazione della legislazione nazionale e/o federale o per l’ingiustificato inadempimento dei propri obblighi. Sarà compito del tribunale accertare la violazione, mentre la proposta relativa alla revoca assumerà una procedura simile a quella per indire un referendum.
Fonti: http://www.duma.gov.ru/news/273/149413/