di Carolina De Stefano
Poiché al primo turno (15 marzo) nessuno dei 14 candidati ha ottenuto più del 50% dei voti, come richiesto invece dall’art. 121.4 della Costituzione, il 29 marzo si è svolto in Slovacchia il secondo turno delle elezioni presidenziali dirette. Inaspettatamente, il ballottaggio è stato vinto con il 59,4% dei consensi dall’imprenditore e filantropo Andrej Kiska e non dal favorito Robert Fico, leader del partito social-democratico SMER e Presidente del Consiglio in carica, che ha ottenuto solo il 40,6% dopo essere risultato primo al primo turno.
Kiska, alla sua prima esperienza politica, è il primo presidente della Slovacchia a non avere un passato legato al Partito comunista. Il nuovo Presidente entrerà ufficialmente in carica il 15 giugno prossimo, sostituendosi al Presidente uscente Ivan Gasparovič e diventando così il quarto Capo della Repubblica slovacca dall’entrata in vigore della Costituzione il 1 ottobre del 1992, e il terzo da quando nel 1999 il testo costituzionale è stato modificando introducendo la modalità di elezione diretta quinquennale del Presidente. Fino a quel momento, infatti, la Costituzione prevedeva che il Presidente venisse eletto dal Consiglio nazionale (il Parlamento monocamerale slovacco), cosa che però era risultata impossibile nel 1998 a causa di un’eccessiva frammentazione partitica e di una crisi politica durata quasi un anno, che non aveva permesso di formare la maggioranza parlamentare necessaria all’elezione del successore di Michàl Kovač.
Nonostante l’abbandono formale del sistema parlamentare per via della modalità d’elezione, il Presidente della Slovacchia continua a mantenere le prerogative tipiche di questa forma di governo. Ai sensi dell’art. 102 Cost., il Presidente “rappresenta la Repubblica slovacca all’esterno, negozia e ratifica i trattati internazionali”, e le sue competenze più incisive sono – proprio ai fini di contrastare l’ingovernabilità – il potere di scioglimento del Consiglio nazionale a determinate condizioni e la revoca di singoli membri del Governo o dell’intero gabinetto ministeriale solo a seguito della previa sfiducia parlamentare regolata dagli artt. 115 e 116 Cost.
Fonti:
Testo della Costituzione slovacca tradotto in italiano: http://dipeo.unimi.it/wp-content/uploads/2012/01/COSTITUZIONE-SLOVACCA.pdf
The Guardian, 30 marzo, http://www.theguardian.com/world/2014/mar/30/slovakia-elects-andrej-kiska-president-robert-fico
The Economist, 30 marzo,
http://www.economist.com/blogs/easternapproaches/2014/03/slovakias-election-0
La Voce della Slovacchia, 30 marzo: http://www.lavoce.sk/39070/2014/03/30/notizie-principali/elezioni-presidenziali-vince-kiska/