di Angela Di Gregorio
Il 20 giugno scorso è stato presentato alla Duma un progetto di legge che aumenterebbe (nuovamente!) il numero minimo di componenti dei partiti politici, necessario per la loro registrazione. Gli autori del progetto sono i deputati Vladimir Žirinovskij, Igor’ Lebedev, Aleksej Didenko e Sergej Ivanov. Nella presentazione del progetto gli autori hanno ricordato che fino al 2010 per poter costituire (o far rimanere in vita) un partito politico erano necessari almeno 50.000 membri a livello federale, mentre dal 2010 almeno 40.000. Nel 2012 il numero minimo richiesto è stato drasticamente ridotto a 500 membri.
Come si legge nella nota esplicativa al documento «Tale progetto di legge federale non presuppone una modifica radicale del numero necessario di membri per la registrazione di un partito politico nella FR, tuttavia propone di tenere in considerazione sia il numero di abitanti della Russia che l’ampiezza del territorio del nostro paese. Pertanto non vi sono dubbi che 500 membri in un partito politico non bastano neanche ad inviare i propri rappresentanti nelle commissioni elettorali».
Secondo i deputati proponenti, il numero di 40.000 o 50.000 ed addirittura 10.000 componenti necessario per la registrazione di un partito sarebbe eccessivo ma 500 rappresenterebbe un numero troppo basso. Pertanto essi propongono di stabilire un numero di 5.000 che costituirebbe «lo 0,0035% della popolazione russa o lo 0,0045% degli elettori che abitualmente si recano a votare».
Agli inizi del 2012 in Russia risultavano solo 7 partiti, alle ultime elezioni della Duma solo 4 erano riusciti a superare lo sbarramento del 5%. In base alle regole più elastiche introdotte da Medvedev alla fine del suo mandato i partiti registrati sono attualmente 71 (dati aggiornati al I giugno 2013) e si sono costituiti altri 112 comitati organizzativi al fine di dar vita ad altrettanti partiti.
Di conseguenza, secondo i deputati «prima delle prossime elezioni alla Duma del 2016 si saranno costituiti circa 200 partiti, di cui la stragrande maggioranza non avrebbe alcuna possibilità di superare lo sbarramento del 5%. Tuttavia in base all’art. 37 della legge federale sui partiti politici sono tutti obbligati a prendere parte alle elezioni, in caso contrario potrebbero essere disciolti». Tutto questo disorienterebbe gli elettori e costituirebbe un costo inutile per il bilancio federale. I voti dati per i micro-partiti verrebbero comunque ridistribuiti tra i partiti che hanno superato il 5%.
Secondo il progetto anche i partiti già registrati dovrebbero dimostrare di avere un numero minimo di almeno 5000 membri, in caso contrario potrebbero essere sciolti dalla Corte suprema.