La formazione dei partiti politici e la loro presentazione alle elezioni in Russia: semplificazione con restrizioni

di Veronika Nikitina

La legislazione federale sui partiti politici è stata oggetto di molteplici trasformazioni che hanno riguardato sopratutto questioni formali, come ad esempio le  modalità di costituzione dei partiti politici e della loro presentazione alle elezioni che sono mutate innumerevoli volte negli ultimi 25 anni.

Ricordiamo che inizialmente (a partire dal 1993) il fenomeno politico non era a fatto disciplinato ed era previsto il diritto di tutte le associazioni politiche di partecipare alle elezioni rispetto. Tuttavia durante lo svolgimento delle elezioni della Duma di Stato del 1999  la quantità di queste associazioni  era proliferata superando il numero di 130. Successivamente la  legge federale  n. 95 del 2001  “Sui partiti poltici”[1]  ha introdotto  alcune modifiche in base alle quali i partiti  divenivano l’unico soggetto per la presentazione dei candidati alle elezioni degli organi del potere statale. La categoria delle “associazioni politiche” era eliminata dalla normativa. Anche la possibilità di formare coalizioni politiche (i cosiddetti “blocchi elettorali”) è stata eliminata dalla legislazione elettorale nel 2005, attualmente però si parla  della  loro reintroduzione. Per quanto riguarda i partiti per la loro formazione era stata inizialmente prevista la soglia minima  di 10.000 membri. Sulla base di questo stringente requisito, a partire dal 2001  si contavano circa 35 partiti.

Durante i primi due mandati del Presidente Putin (2000-2004 e 2004-2008) la tendenza è stata di tipo restrittivo per quanto riguarda i partiti. La legge federale n. 168 del  2004[2]  ha aumentato il numero  minimo di membri da 10.000 a 50.000. Di conseguenza il numero dei partiti registrati si è ridotto a poche unità. Alla Duma di Stato sono stati rappresentanti solo 4 partiti alle ultime elezioni. Questa elevata soglia dei 50.000 membri ha ostacolato la possibilità di creare le forze di opposizione per i partiti non rappresentati nella Duma. Con ulteriori modifiche  venivano fatti alcuni  passi indietro e si è abbassata la soglia minima per la formazione dei partiti da 45.000 a 40.000 membri.

Durante la presidenza di Medvedev, anche grazie alla pressione popolare in occasione delle elezioni parlamentari del dicembre 2011 e nei mesi successivi, si sono introdotte una serie di misure atte a semplificare la vita dei partiti, consentendone così di nuovo la proliferazione, come era stato ai tempi di Eltsin, quando il fenomeno politico non era affatto disciplinato. Con la legge del 2012[3] si opta per la semplificazione delle modalità di costituzione dei partiti, riducendo il numero minimo di componenti da 40.000 a 500 unità. Di conseguenza il numero di partiti registrati è aumentato significativamente e oggi si contano 77 partiti (cifra di 11 volte superiore al numero di partiti che si sono registrati per le ultime elezioni della  Duma di Stato nel 2011).

Il cambiamento così repentino del numero dei partiti e la liberalizzazione delle regole per la costituzione dei partiti  è collegato in parte alla decisione della Corte EDU Republican Party of Russia v. Russia del 15 settembre 2011, il cosiddetto caso del partito Parnas (precedentemente partito repubblicano russo e partito repubblicano russo-Parnas). Tale partito aveva fatto ricorso alla Corte di Strasburgo lamentando la violazione del proprio diritto alla libertà di associazione, riconosciuto dall’art. 11 della Convenzione sulla base di due motivazioni: il rifiuto delle autorità nazionali russe competenti di registrare le modifiche intercorse nello statuto del partito; e il suo successivo scioglimento. Parnas ha avuto finalmente diritto alla nuova registrazione grazie alla decisione favorevole della EDU e della Corte suprema FR.

Come detto sopra, ad oggi il numero minimo di componenti del partito necessario per ottenere la registrazione è di  500 membri e perlopiù  il partito deve avere  sezioni regionali in almeno metà dei soggetti della FR (che dopo l’annessione della Repubblica di Crimea e della città di Sebastopoli sono diventati 85).

Nonostante queste apparenti semplificazioni la corsa  alle  prossime elezioni della Duma di Stato  che si terranno la terza domenica di settembre 2016 sarà difficile per molti di questi partiti. Per quanto  riguarda le condizioni per la presentazione delle liste secondo le  modifiche della legge sulle elezioni[4]  si precisa che sono esentati  della raccolta delle firme degli elettori a sostegno delle loro liste i partiti i quali:

1) sono  già rappresentati alla Duma;

2) sono già rappresentati in assemblee regionali in almeno uno soggetto della Federazione;

3) nelle ultime elezioni alla Duma abbiamo ottenuto almeno il 3% dei voti.

Ad oggi rispondono a questi requisiti: Russia Unitaria, Partito comunista, Russia Giusta, Partito liberal-democratico, Jabloko, Patrioti di Russia, Giusta Causa, Parnas, Partito dei pensionati,  Forza civica e Verdi. Gli altri partiti che non rispondono a questi requisiti devono raccogliere almeno 200.000 firme in loro sostegno (per fare un confronto: alle elezioni del 2011 i partiti non rappresentati in parlamento hanno dovuto presentare 150.000 firme mentre i partiti parlamentari sono stati esentati). Perlopiù non possono raccogliere più di 7.000 firme in un singolo soggetto della Federazione. Per molti partiti  questo diventa praticamente impossibile. La stessa regola vale anche per i candidati nei collegi uninominali. La presentazione di un candidato nel collegio uninominale da parte di un partito che ha già registrato una lista federale di candidati non richiede raccolta di firme. Gli altri partiti che sostengono un candidato nell’uninominale devono raccogliere almeno il 3% di firme di elettori registrati sul territorio del relativo collegio uninominale, ma non inferiore a 100.000 elettori.

[1] https://www.consultant.ru/document/cons_doc_LAW_32459.

[2] Legge Federale del 20 dicembre  2004 г. № 168 “Sulla introduzione di modifiche sulla Legge federale “Sui partiti politici”.

[3] Legge federale del 2 ottobre 2012 N 157 “Sulla introduzione di modifiche alla Legge Federale “Sui partiti politici” ed alla legge federale “Sulle garanzie fondamentali dei diritti elettorali e del diritto alla  partecipazione dei cittadini al referendum della Federazione Russa”.

[4] Legge Federale del 22 febbraio 2014 n. 20 “Sulla elezione dei deputati della Duma di Stato dell’Assemblea Federale”.

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